DOLIANOVA: TUTTI QUALIFICATI

Il primo giorno da OSS

Cronaca di un evento molto speciale

LA GIORNATA

Dopo 14 mesi caratterizzati dai problemi legati alla pandemia e una cinque giorni di esami (gestiti egregiamente da due distinte commissioni d’esame che si sono avvicendate per le prove) era necessario celebrare il traguardo con una giornata «speciale». Che celebrasse il risultato per i qualificati e che riconoscesse i grossi sacrifici affrontati da tutte le corsiste e i corsisti.

E di giornata davvero «speciale» possiamo parlare a consuntivo. Di una festa che ha coinvolto l’intera comunità del Parteolla attraverso la diretta streaming (curata dalla Netsoul di Cagliari) con oltre 450 visualizzazioni e 250 partecipanti in presenza al fianco delle due meravigliose squadre di neo operatori socio sanitari.
A rendere poi ancor più solenne il «Primo giorno da OSS» dei corsisti di Dolianova è stata la presenza di alcune rappresentanti delle istituzioni: il deputato Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Salute della Camera dei deputati, l’ex assessora del Lavoro e Formazione Professionale e attuale consigliera regionale Alessandra Zedda, in carica durante l’avvio del progetto condiviso dal Comune del Parteolla, l’attuale assessora al Lavoro e Formazione Professionale Ada Lai, l’assessora comunale ai Servizi Sociali Daniela Sedda e il Sindaco di Dolianova Ivan Piras che con l’Ente  sottoscrisse il «patto» attraverso il quale, coniugando le risorse messe a bilancio dall’istituzione pubblica e la borsa di studio concessa dalla Fondazione Leonardo, è stato possibile abbattere la parte del costo a carico dei partecipanti.

Il Presidente della Commissione salute Ugo Cappellacci, ha ripercorso le tappe della pandemia e il ruolo degli operatori sanitari durante il momento di grande sacrificio al quale sono stati chiamate le figure professionali che hanno sorretto il «grave momento di difficoltà dei territori con infaticabile partecipazione»: «Angeli che non dobbiamo mai smettere di ringraziare e per i quali deve esserci un riconoscimento concreto nell’immediato futuro».

L’ex assessore Alessandra Zedda che ha avuto modo di annotare i positivi risultati della Fondazione Leonardo in campo formativo si è congratulata con l’Agenzia per il risultato ottenuto ma soprattutto per lo «spessore qualitativo dei percorsi realizzati sotto una guida sempre attenta ai particolari a tutto vantaggio delle nuove figure professionali» ricordando le risorse messe in campo durante la sua gestione per finanziare la «formazione di qualità e di eccellenza».

L’attuale assessore del Lavoro e Formazione Professionale Ada Lai, una vita di esperienza e impegno in campo sociale, ha espresso con emozione la considerazione che «simili risultati debbano costituire una buona prassi di collaborazione tra Pubblico e Privato e che vadano individuate risorse sempre più importanti per sostenere questo delicato comparto della Formazione». Un settore in cui vengano valorizzate le iniziative e i progetti dei Sindaci «prima cerniera di collegamento con le comunità».

L’assessore comunale di Dolianova, Daniela Sedda, nel suo intervento ha invece ribadito il ruolo del Comune nell’affrontare il disagio sociale con particolare attenzione per le fragilità che spesso «condizionano economicamente le aspirazioni di riscatto di molte donne in grado di mettersi in gioco anche in età non più giovane».

Ivan Piras, sindaco di Dolianova ha messo in evidenza «il Progetto complessivo di cui il percorso di qualificazione degli OSS costituisce un tassello che verrà riproposto a breve». Un progetto attraverso il quale si vogliono aggiungere servizi socio assistenziali sempre più diffusi non solo per la comunità comunale ma anche per tutta la collettività del Parteolla. Piras ha poi annunciato l’apertura di un «Centro polivalente socio assistenziale attualmente in fase di elaborazione progettuale in grado di assicurare continuità ai servizi già erogati e una maggiore risposta ai bisogni del territorio».

A chiudere il direttore dei corsi, Antonella Fortuna, che con queste due classi ha stabilito quasi un rapporto viscerale. Intervenendo con tempestività per risolvere tutti i problemi e le difficoltà che hanno caratterizzato il percorso sino agli ultimi giorni. «Abbiamo dimostrato a tutti che dentro quella divisa batte un cuore» e – ha evidenziato citando una celebre metafora di Paulo Coelho – «è sempre l’ultima chiave del mazzo ad aprire la portaۘ». Esortando tutti a non «arrendersi mai». Dinnanzi a qualsiasi difficoltà.

Missione
Compiuta!

Dopo anni di paure e angosce, abbiamo ripreso le antiche abitudini. Concludere i percorsi in presenza.  Seppure all’ultimo istante, ha prevalso il coraggio. Di mettere tutti dentro  per rendere più solenne il momento della consegna dell’attestato finale. La sede dell’ex hub vaccinale di Dolianova rappresentava per di più il luogo più idoneo per il passaggio del testimone tra l’era del Covid e quella della Ripresa.

Gli oltre 200 partecipanti in presenza hanno dimostrato la bontà dell’opzione. Il miglior viatico per queste donne e questi uomini che hanno seguito il battito del cuore per scegliere il proprio futuro.

Al servizio di chi soffre. Dei deboli. Dei disabili. Degli anziani e di tutti i soggetti fragili di famiglie e strutture socio sanitarie.

L’evento ha richiamato l’attenzione delle massime autorità istituzionali. Il Presidente della Commissione Salute della Camera, Ugo Cappellacci, ha ricordato con un termine ormai entrato nel lessico comune tutti coloro che nel momento più triste per il nostro Paese si sono prodigati per alleviare sofferenze e disagi: angeli della corsia. Un termine entrato ormai nel lessico comune.

Solo chi è entrato o entra nel labirinto del disagio può afferrare bene il concetto. Le professioni legate al pianeta della sanità sono tutte importanti. Dal medico al portantino. Ma prevalgono quando su ragione e razionalità scende in campo il cuore.

Che la nostra Fondazione suggerisce sempre di interrogare nel primo momento in cui i corsisti entrano per la prima volta in aula. Perché sarà il cuore, inteso come passione e solidarietà umana, a diventare lo spartiacque dell’esistenza professionale  quando insorgono le difficoltà e le emergenze.

Penso perciò  di poter esprimere la mia più ampia soddisfazione, quando i corsisti presenti hanno invocato sul palco la presenza di alcuni docenti. In particolare una coordinatrice infermieristica del Businco e un pediatra del Pronto soccorso pediatrico del Brotzu. Capaci di scolpire nell’animo di tutti i corsisti quel valore aggiunto destinato a ribadire il concetto  di fondo: la mente ragiona ma il cuore supera gli ostacoli. 

E aver percepito un simile risultato pur tra qualche lacrima di commozione, possiamo solo sintetizzarlo con due parole. Missione compiuta!

g.l.

Il percorso formativo e gli esami

 

Le sessioni di esame si sono svolte nei giorni 12-13-14-15-16 dicembre nei locali della sede didattica della Fondazione Leonardo. Le Commissioni d’esame chiamate a giudicare la preparazione teorico-pratica degli allievi, erano composte da un rappresentante della Regione Autonoma della Sardegna, da un rappresentante del Ministero del Lavoro e da esponenti del Ministero della Pubblica Istruzione e degli organi di rappresentanza imprenditoriale. A completare la commissione i due docenti interni di ciascun corso.

Come previsto nel piano di studi, il percorso formativo degli allievi è stato arricchito da un tirocinio sociale di 200 ore effettuato presso diverse strutture. I corsisti hanno quindi portato a termine un tirocinio sanitario di 250 ore. Esperienze per le quali sentiamo di esprimere la nostra riconoscenza a tutto il personale infermieristico dell’Azienda Ospedaliera «Brotzu» di Cagliari e la Casa di Cura Villa Elena, che ha ospitato una parte dei 50 partecipanti, per la professionalità messa a sostegno di tutti i corsisti. Per le stesse ragioni ringraziamo la RSA «Villa degli Ulivi» di Monastir, la Casa Protetta «Monsignor Piovella» di Dolianova, Comunità Alloggio «Papa Giovanni Paolo II» di Donori, la RSA «Su Planu» di Selargius, la Residenza «Anni d’oro» di Quartu S.E. e la Residenza «Familia» di Selargius che hanno accolto la parte sociale dei tirocini.

La competenza superiore che i nostri allievi raggiungono trova conferma anche dai tempi di placement in uscita, sempre rapidissimi e molto spesso legati alle strutture presso le quali svolgono le attività di tirocinio.

 

Cos’altro aggiungere? Nulla se non il riscontro di una ulteriore conferma della pianificazione attenta e scrupolosa che non opera alcuna distinzione fra i corsisti e alla quale hanno contribuito la direzione del corso, il Comitato tecnico scientifico, la Cabina di regia e i tutor con il sostegno della piattaforma multimediale che ha accompagnato e monitorato i partecipanti per tutta la durata del corso. Grazie inoltre a Michele Salis, Sergio Stagno e Renato Diana per l’assistenza alla diretta streaming.

Ecco alcune immagini della serata