Dal 9 all’11 di dicembre si sono svolti gli esami di qualifica del corso per «Addetto alla lavorazione e alla commercializzazione dei prodotti della panificazione/pasticceria progettazione», previsto dal progetto «Sapori di Sardegna» finanziato dal POR FSE Sardegna 2007-2013 (Asse II – Occupabilità) nell’ambito dell’avviso regionale Ma.ci.s.te.
Il corso (di 600 ore), che si è svolto a Borore nel Polo didattico dell’Agenzia in via Don Milani, si inseriva all’interno di un progetto integrato di politiche attive per il lavoro e ha consentito la qualificazione di 11 dei 12 iscritti iniziali, con forte prevalenza femminile: tutti con votazioni altissime (media complessiva di 94 centesimi e 2 100), attribuite dalla Commissione d’esame composta da un funzionario dell’Assessorato del Lavoro e Formazione Professionale, dai rappresentanti del Ministero del Lavoro, della Pubblica Istruzione, degli organismi datoriali e da due docenti del corso: Francesco Manca e Mario Rubanu.
Nella provincia di Nuoro sono numerosi i panificatori artigianali e i produttori di dolci tipici: è una presenza significativa, che si è consolidata nel tempo nel confronto con il mercato. La maggioranza di queste aziende sta però affrontando un momento di passaggio generazionale della conduzione, che spesso viene trasferita a giovani imprenditori (parenti o collaboratori dei titolari). Contemporaneamente si sta assistendo alla trasformazione del panificio tradizionale in moderno, e all’antica produzione di dolci tipici caratteristici si affiancano punti vendita di pane e o dolciumi, in grado di arricchire le proposte commerciali e di sostenere una filiera produttiva di interessante spessore e ricaduta economica. Il comparto necessita perciò di una generale riqualificazione di strutture e servizi a cui dovrebbero venire incontro le figure professionali qualificate.
La figura professionale in uscita potrà perciò trovare adeguato collocamento sia all’interno di esercizi commerciali di medie e grandi dimensioni di varie tipologie distributive (distribuzione moderna, organizzata, cooperative di consumo, piccola e media impresa indipendente), sia in contesti di piccolo commercio tradizionale (negozi specializzati, panifici, pasticcerie, ecc.). Inoltre sarà in grado di garantire il servizio anche a un’utenza portatrice di patologie che impediscono il normale consumo dei tradizionali prodotti da forno grazie alla parte corsuale dedicata alle intolleranze alimentari.
Un ringraziamento particolare va al Comune di Borore, che ha reso disponibile per tutta la durata del corso il «Museo del Pane tradizionale» unica testimonianza nell’isola di pane rituale, al laboratorio dolciario tradizionale di Serenella Spensatellu di Borore, al laboratorio di produzione del Pane Carasau Tundu di Oliena di Mario Rubanu, ai Panifici Pasticcerie di Chelo Adriano a Bosa, Il Fornaio di Atzori a Macomer, I Dolci di Borore di M.A. Muroni a Borore, Firinu & C snc a Paulilatino, Colomo Giuseppe e C. SNC a Dualchi, La dolce Vita di Loddo Gian Piero & C a Ghilarza, Antonello Ciloche a Paulilatino, Orchidea, a Bolotana Tesi SNC di Tesi Giorgio & C, a Macomer, che hanno ospitato lo stage dei corsisti con disponibilità e professionalità uniche.
Senza dimenticare ovviamente i mitici Sebastiana Carboni e Giovanni Contini, vere colonne della nostra sede territoriale che hanno saputo superare tutti i problemi derivanti dalla tempistica di svolgimento dell’azione formativa.
UN ANGELO CERTIFICATO
Per tutti – noi per primi – è stata la qualifica più bella, al punto che qualche lacrima è scivolata sui volti di alcuni componenti la commissione e di qualche collega di corso.
La festa che ha accomunato aveva infatti un sapore diverso per Roberta, che oltre alla qualifica ha registrato un altro successo personale, quello di vedersi apprezzata dal gruppo per la grinta e la competenza che le hanno consentito di superare una difficoltà più “mentale” che oggettiva.
Per lei dunque una certificazione aggiuntiva – in risposta al coro di consensi ricevuto dai colleghi di corso – quella di anghelu bellu che saprà proteggere al meglio la produzione di tutti in futuro.