Stratosferici. Non esiste altro aggettivo per definire i 26 partecipanti che hanno raggiunto la qualifica di «Addetto alle operazioni di supporto nella gestione domestica e di assistenza nella cura della persona» a conclusione del corso organizzato dal Centro Professionale Europeo Leonardo nel Polo didattico di Borore per 25 partecipanti, cui è stata aggregata (in occasione delle prove) un’allieva proveniente da un altro percorso cagliaritano che non aveva potuto – per ragioni di salute – partecipare al precedente esame.
Così definiti per distinguerli dai loro “cugini” OSS e da coloro che invece conseguono la specializzazione post-qualifica delle 3esse, anche gli «Addetti alla persona» di Borore, ormai entrati nel lessico comune come «Mini –Oss », potranno ben presto concludere il percorso con il vantaggio della doppia qualifica: di «Addetto» e di «OSS», grazie all’attivazione del percorso conclusivo che l’Agenzia aveva proposto in RAS e per il quale ha ricevuto la dovuta autorizzazione.
Percorso autorizzato in regime di autofinanziamento a costi particolarmente contenuti (tra i più bassi addirittura in campo nazionale). Qua tutte le info.
L’esame era il banco di prova più importante che è però stato superato in scioltezza con una media complessiva altissima: ben 17 cento/centesimi e il resto dei voti attestato come votazione minima su 94/100. Il corso, autorizzato dall’assessorato al Lavoro in regime di autofinanziamento ha consentito ai ragazzi di conseguire la qualifica per una figura professionale sempre più richiesta dato l’aumento esponenziale delle necessità di assistenza a persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti all’interno delle famiglie sarde, realtà in cui età media tende a crescere sempre più.
La Regione Sardegna con la Delibera di Giunta 47/43 del novembre 2013 ha infatti creato una prima opportunità di regolamentazione, fornendo ai qualificati un’opportunità di crescita professionale riconoscendo la formazione e la qualifica di quelli che sono stati ormai ribattezzati “Mini Oss”. Ora la liberalizzazione voluta dall’Organismo di riferimento pone fine all’assurda situazione migratoria derivante dall’impossibilità di poter scegliere (pagandolo di tasca propria) un percorso formativo che in altre regioni è più facile conseguire.
L’esame
Proprio per questo, la prova finale alla quale gli allievi sono stati sottoposti è stata tutt’altro che una formalità e documentava che la frequenza rientrava nella percentuale del 90% e che nessuno degli ammessi aveva superato la percentuale del 10% previsto per il percorso di qualifica degli OSS. La commissione esaminatrice, riunita per gli esami nel polo didattico di Don Milani 1 a Borore, nei giorni del18/19/20 aprile, era formata da rappresentanti della Regione Sardegna, del ministero del Lavoro, del ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca e da due commissari interni: Francesca Zoncheddu docente del corso e responsabile infermieristica della ASL 5 e da Francesco Manca, medico della Asl di Cagliari
Il corso
Obiettivo primario del corso è stato la formazione di figure in grado di assistere la persona nella cura del proprio corpo in ordine a necessità di igiene personale, corretta alimentazione e mantenimento delle possibili autonomie funzionali, preparare e somministrare i pasti secondo i gusti dell’assistito e le eventuali indicazioni dietetiche mediche e/o dei familiari e in particolare di:
- gestire e supportare l’assistito per tutte le attività quotidiane di prima necessità volte a promuovere l’autonomia di vita e il soddisfacimento di bisogni semplici
- attivare interventi di vigilanza e di relazione con l’assistito volti a proteggere il suo stato di debolezza psico-fisica e promuovere attività di relazione sociale
Hanno arricchito il percorso elementi di anatomia e fisiologia degli apparati locomotorio, digerente, cardiocircolatorio, respiratorio, renale, e gli elementi di base della dietoterapia e igiene degli alimenti, le tecniche di igiene e sicurezza negli ambienti di vita e di cura dell’assistito, la legislazione regionale e nazionale in ambito sociosanitario e socio-assistenziale, e tutte le conoscenze fondamentali per assicurare ai pazienti un livello professionale di alto spessore.
Sedi di tirocinio: la Cooperativa Sociale «Sacro Cuore» Onlus di Borore e la Fondazione Istituti Riuniti di Assistenza Sociale – Onlus R.S.A. «Villa San Giuseppe» di Milis.