Inizia la sessione 2020 dei percorsi di qualificazione OSS
Il primo corso a tagliare il nastro di partenza sarà il corso OSS di Lanusei che inizierà giovedi 12 marzo nell’ampia e attrezzata sede di via Leonardo da Vinci a Lanusei, l’appuntamento è per le 15.00 e in quella circostanza verrà stipulato con gli allievi il Patto formativo attraverso il quale saranno edotti dei loro diritti e di tutte le fasi del percorso. Le lezioni d’aula inizieranno la settimana successiva con articolazione pomeridiana. Ricordiamo a tal proposito che sono ancora disponibili alcuni posti e pertanto gli interessati sono invitati a perfezionare l’iscrizione in tempi rapidissimi poiché non è prevista ulteriore edizione prima del prossimo autunno.
Seguirà la sede di Cagliari dove i partecipanti saranno chiamati a breve ad entrare in aula nella centralissima sede di Via San Giovanni 428 (la parte confinante con la via Bacaredda).
Anche a Cagliari sono disponibili alcuni posti (pochi) per cui gli interessati sono invitati a perfezionare l’iscrizione con immediatezza per consentire l’inserimento nelle procedure di attivazione previste dalla Regione.
Che dire ancora sugli OSS (operatori socio sanitari) che rappresentano una vera e concreta possibilità di occupazione nell’isola (dove il fabbisogno continua a crescere con un rapidità impressionante) ma anche fuori dell’isola in quanto – come abbondantemente dimostrato – la Fondazione Leonardo ha stipulato dei Protocolli d’intesa con aziende e organizzazioni che operano nel Comparto socio sanitario) per la segnalazione e la conseguente assunzione delle Risorse Umane formate nei nostri percorsi.
Giova ricordare che il costo del percorso di formazione è a totale carico dei partecipanti e che la Regione Sardegna ha deliberato anni fa il “tetto massimo” di erogazione al percorso (cinque euro ora) ma non quello minimo.
I nostri percorsi: il valore reale della formazione!
La Fondazione Leonardo si è collocata su un valore medio peraltro applicato da quasi tutte le altre Agenzie che hanno partecipato nell’ultimo decennio alla formazione degli Operatori Socio Sanitari (dalla riconversione del Piano Carlo Urbani, passando per i percorsi gestiti dalle Province e riservati agli operatori della 162/98 e concludendo con Artemisia, ultimo dei percorsi supportati da finanziamento regionale).
Nessuna delle Agenzie che hanno avuto tali esperienze (maturate attraverso Avvisi Pubblici) ha ritenuto possibile scendere ai livelli di costo che circolano ultimamente e risultano molto vicini ai saldi dei mercatini spontanei della domenica. La scelta del valore finanziario è maturata dalla consapevolezza che l’erogazione di un livello formativo di spessore comporta investimenti e costi (attrezzature, esperienza dei docenti, tirocini, materiali didattici individuali e collettivi, assicurazioni) non facilmente sostenibili se vengono rispettati i livelli di Qualità richiesti dalla Regione.
A causa di una criticabile “apertura” a tutti per l’erogazione dei percorsi di qualificazione socio sanitaria, si assiste ora alla Saga dei Saldi, con colpevole disattenzione degli organi di vigilanza, orientata sul ribasso del prezzo piuttosto che sull’innalzamento della qualità.
Qualcuno ha addirittura pensato miseramente di offrire il 2 x 1 (corso base più specializzazione); altri hanno optato per il taglio “cinese” della retta, riducendo le forniture individuali e collettive mentre alcuni – per fortuna pochi – hanno scelto di splittare il corso (teoria e pratica) lasciando gli oneri di tirocinio (scelta delle strutture e costo) a totale carico degli allievi. Con gli evidenti disagi per l’utenza di cui ormai tutti parlano e sono edotti.
I novelli dilettanti allo sbaraglio, accecati dalla logica del profitto hanno scordato cosa sta alla base di questa particolare tipologia formativa: la delicatezza del ruolo che andranno a ricoprire e il rigore professionale che li dovrà accompagnare quando entreranno a contatto con le persone da assistere. Elementi che mettiamo subito in chiaro sin dal primo giorno di attività assieme alla componente di sensibilità di cui devono disporre tutti i nostri ragazzi e le nostre ragazze, che rappresentano il fiore all’occhiello per la nostra Organizzazione ma soprattutto costituiscono i professionisti del domani sui quali le Strutture pubbliche e private sanno di poter contare.
Essere OSS non è un obbligo. E’una missione. Noi ci crediamo.