Imponente partecipazione al seminario sull’Autismo


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Particolare attenzione sul Progetto A.W.A.R.D.


A parlare, oltre i relatori sono stati i numeri: oltre 150 partecipanti che hanno fatto registrare il pienone nell’Aula Magna dell’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato “Meucci” di Cagliari, capofila delle istituzioni scolastiche dell’ambito 10 – Città Metropolitana Cagliari ovest – e organizzatore dei Percorsi di formazione del P.N.F.2018/2019 – Legge 107/2015 della «buona scuola» riservati ai docenti della primaria e secondaria.

La giornata di formazione, come ha spiegato il Dirigente Scolastico Daniela Diomedi aprendo la giornata «ricade nell’anno mondiale dell’autismo e vuole iniziare un confronto tra gli operatori scolastici, docenti ordinari e di sostegno partendo dagli elementi fondamentali della sua connotazione, per trattare i quali è stata coinvolta la dott.ssa Irene Fusaro, esperta che ha lavorato per anni presso la Fondazione “Sacra Famiglia di Milano” che segue l’assistenza e l’inserimento scolastico e lavorativo di 600 ragazzi e ragazze e che ha collaborato con alcuni dei massimi professionisti del settore tra cui prof. Lucio Moderato e la dott.ssa Julia O’Connor, Direttrice dei Servizi Diurni nel Dipartimento di Psicologia Comportamentale presso la Neurobehavioral Unit Outpatient Clinic di Baltimora.

Una giornata di aggiornamento caratterizzata infatti dall’attenzione per l’intervento della specialista che ha proposto interessanti spunti di approfondimento e tecniche operative particolarmente apprezzate dai partecipanti.  Ulteriori riflessioni sono scaturite dalla presentazione del progetto “A.w.a.r.d. (Autistic World a Real Dimension) – dalla dott.ssa Gabriella Longu Presidente dell’Associazione Studio L&P di Cagliari, dalla dott.ssa Paola Scano, presidente dell’associazione A18 di Cagliari e dal dott. Gianfranco Lai, direttore della Fondazione CPE Leonardo di Cagliari, progetto europeo in  “Linea con le politiche europee di sostegno ai bisogni delle persone autistiche”, orientato a individuare nuove prospettive per il sistema dell’Istruzione e della Formazione professionale e per il sostegno all’inserimento lavorativo delle persone autistiche.

Un progetto di cui è capofila la Fondazione CPE Leonardo in partenariato con l’Associazione STUDIO L&P, l’Associazione A18, l’Agenzia Promoform, il Liceul «Ioan Slavici» di Timisoara (Romania) e Solaris di Chemnitz (Germania), approvato dall’Agenzia Nazionale INAPP tra i progetti ERASMUS+ chiave 2, con un punteggio di eccellenza che è una «vera e propria sfida  – ha spiegato Gabriella Longu responsabile della Valutazione e monitoraggio del progetto –   perché si pone l’obiettivo di sviluppare un modello di formazione per i docenti e formatori che permetta loro di poter efficacemente comunicare e trasferire conoscenze e competenze a giovani con autismo e sostenerli nell’inserimento lavorativo. Una sfida anche perché si dovranno coinvolgere attivamente le imprese alle quali bisognerà far capire che inserendo persone autistiche potranno accrescere il loro valore sociale. Non solo perché ci sono incentivi e contributi, ma soprattutto perché l’esperienza di lavoro con persone con autismo potenzierebbe la reputazione sociale dell’impresa e il clima di lavoro fra i dipendenti. Si deve lavorare con un approccio diverso orientato non più all’ “integrazione” ma all’ “accettazione” delle differenze.  Saranno particolarmente utili per la collettività i prodotti che a seguito del progetto verranno messi a disposizione: una Guida dedicata, dei video modelling, un gioco didattico.

«Le aspettative sono perciò tante –  hanno proseguito i tre rappresentanti del partenariato di Progetto – e la scuola rappresenta la base da cui partire sia in termini di formazione sullo spettro autistico, che di approccio verso la conquista dell’autonomia possibile per i ragazzi e le ragazze caratterizzati da un personale “sistema operativo che non è un errore del sistema stesso” ma che per essere accettato deve innanzitutto essere capito».

A confermare l’attenzione nei confronti dei “bisogni speciali” la testimonianza della Prof.ssa Marcella Aresu, del Dipartimento di inclusione dell’ Istituto “Duca degli Abruzzi” di Cagliari che ha illustrato le esperienze didattiche e laboratoriali realizzate nel contesto delle numerose iniziative condotte dall’Agrario di Elmas: esperienze in grado di confermare come la «buona scuola» esista  al pari di tanti operatori dell’istruzione pronti ad accettare tutte le sfide sociali e occupazionali del Nuovo Millennio.

«Operatori, spesso lasciati soli nell’assordante silenzio della quotidianità – ha concluso Gianfranco Lai – nel chiudere i lavori. Il personale docente e non docente deve essere posto in condizione di affinare le competenze “conquistate sul campo” magari attraverso l’attivazione di un servizio di counselling permanente che non giunga sempre quando si registrano condizioni irreparabili, ma affianchino i processi di crescita e di inserimento dei ragazzi e delle ragazze con “esigenze speciali” con la tempestività del caso”.

La giornata di formazione, sulla base dei fabbisogni raccolti, sarà riproposta con modalità e caratteristiche laboratoriali e tavoli di lavoro riservati a moduli di 25 partecipanti suddivisi per i differenti gradi di istruzione a decorrere dal prossimo anno scolastico.


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