Nei giorni scorsi INAPP (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) ha ufficializzato l’attribuzione delle buone prassi al Progetto A.W.A.R.D. in cui la Fondazione Centro Professionale Europeo Leonardo ha svolto il ruolo di Capofila, supportato da partner di spessore quali la Fondazione per l’autismo A18, l’Associazione StudioLP, il Consorzio Solaris di Chemnitz (D) e il Liceo Slavici di Timisoara (RO) dimostrando che per i ragazzi «speciali» esistono possibilità al pari delle tante opportunità normative da applicare senza indugio.
Le buone prassi vengono prescelte annualmente tra le proposte che hanno ottenuto nella valutazione finale un punteggio non inferiore a 80 su 100. I progetti selezionati debbono anche dimostrare di rispondere in maniera soddisfacente ai criteri integrativi che caratterizzano un’iniziativa di eccellenza quali: la capacità di generare impatto, la trasferibilità degli esiti, l’innovazione, la sostenibilità, la comunicazione e la capacità gestionale.
In virtù della qualità espressa durante il loro ciclo di vita le iniziative di eccellenza possono, infatti, divenire fonte di ispirazione per altri progetti.
Una volta selezionata, la candidatura è stata contrassegnata come buona prassi nella Piattaforma dei risultati dei progetti Erasmus+ (EPRP), database europeo on line di tutte le iniziative finanziate in Erasmus+. La promozione del progetto è stata, anche, effettuata attraverso il sito nazionale del programma Erasmus+: erasmusplus.it, nella sezione “Storie e buone pratiche” e nella sezione “Pubblicazioni”, dove è disponibile il Catalogo tematico delle buone prassi Erasmus+, aggiornato annualmente con le nuove esperienze di successo.
La consegna degli intellectual output ci ha aveva consentito di entrare a contatto con centinaia di persone (sindaci, amministratori locali, operatori di centri socio assistenziali, responsabili dei Centri per l’impiego, rappresentanti di vari ordini professionali, docenti di sostegno e tante altre persone che si occupano del disagio sociale e di fragilità umana) con un impressionante ritorno in termini di consenso.
Dai quali è stato ribadito con forza che «Il lavoro è la migliore forma di integrazione». Un auspicio è stato scritto a caratteri cubitali su uno dei poster realizzati dai corsisti del percorso formativo per Operatori Socio Sanitari, toccato dalla tappa del tour che ha annotato oltre Cagliari e Nuoro, anche Sassari, Macomer, Lanusei, Sestu, Assemini, Dolianova, Barrali, Borore, Sedilo, Oristano, Sant’Antioco e Carbonia.
Niente di più vero. Award aveva ed ha questa ambizione: aprire le porte dell’inserimento lavorativo alle persone con problemi derivanti dallo spettro autistico. Ragazzi che con l’esperienza dei tirocini (in presenza e addirittura in smart working) hanno dimostrato di poter recitare un ruolo attivo nel mondo del lavoro di questa nostra società in cui prevalgono lo stigma e il pregiudizio.
A.w.a.r.d. ha confermato che l’Italia crede nella possibilità di creare spazi coerenti con le fragilità umane lo spazio esiste anche (contrariamente alla Germania) non abbiamo ancora raggiunto un livello culturale adeguato.
Ora è importante che altri seguano il percorso da noi tracciato, migliorando quanto più possibile la Rete di competenze, saperi e impegno con cui siamo entrati a contatto. E l’attribuzione delle buone prassi assieme alla pubblicazione
Soprattutto perché, se ci si scorda degli ultimi, non si può mai aspirare di essere i Primi.
Chi è INAPP
L’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp) è un Ente pubblico di ricerca di rilevanza nazionale, vigilato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che si occupa di studio, ricerca, monitoraggio e valutazione delle politiche pubbliche negli ambiti del lavoro, istruzione e formazione, protezione sociale, politiche attive e passive del lavoro, terzo settore, inclusione sociale, e delle politiche che producono effetti sul mercato del lavoro.
L’INAPP raccoglie l’eredità di due enti di ricerca: l’Istituto per lo Sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL), fondato nel 1972 come infrastruttura di ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica nel campo della formazione professionale, e l’Istituto per gli Affari sociali (IAS, già Istituto italiano di Medicina sociale – IIMS), fondato nel 1922 come centro studi e ricerche ed ente di educazione sanitaria finalizzato al miglioramento della qualità della vita e del lavoro.
L’INAPP è Agenzia nazionale del Programma Erasmus+ per l’Ambito Istruzione e formazione professionale e, dal 1° gennaio 2018, opera in qualità di Organismo intermedio del Programma operativo nazionale Sistemi e politiche attive per l’occupazione (PON SPAO) del Fondo sociale europeo, sulla base di una specifica convenzione stipulata con l’Autorità di Gestione Anpal. In questa veste attua le azioni del PON che ad esso sono state delegate in coerenza con la mission attribuita dal decreto legislativo n. 150/2015 e in funzione delle proprie capacità e competenze. Fa parte del Sistema statistico nazionale (SISTAN).
L’Istituto è, inoltre, Punto nazionale di riferimento per l’assicurazione della qualità del sistema formativo, in collegamento con la rete europea EQAVET; è Ente capofila per l’Italia del progetto ReferNet del CEDEFOP; coordina l’implementazione della European Agenda per l’Adult Learning; partecipa all’indagine OCSE-PIAAC. Infine, l’Inapp è membro del Consorzio europeo ERIC-ESS e cura per l’Italia l’indagine European Social Survey.