Era gara. Ora lo sappiamo. E dopo il botto ogliastrino che ha toccato quota 18 per i voti massimi (100/100) e registrato una media globale rispettivamente di 97,15 per la tipologia 1 e 98,40 per la tipologia 2, i “ragazzi” (giovani e meno giovani) di Cagliari hanno risposto a suon di fanfara conseguendo 16 centocentesimi su 25 candidati della tipologia 2 e una media complessiva di 99,24 e 9 centocentesimi su 23 candidati della tipologia 3 (1 candidata era in maternità e dovrà perciò sostenere le prove in data futura) con una media complessiva di 97,65.
Questi i valori conseguiti nella sessione d’esame svoltasi nel Polo Didattico di Cagliari 1 in via Grandi dal 15 al 18 dicembre 2015 dinnanzi alla Commissione d’esame composta da un Funzionario dell’Assessorato regionale della Sanità, dai rappresentanti del Ministero del Lavoro, della Pubblica Istruzione, delle Organizzazioni datoriali e da due docenti dei corsi: Giulia Urru (Infermiere Professionale e Coordinatrice regionale dei corsi OSS dell’Agenzia) e Francesco Manca medico Asl e specialista in urologia.
I NUMERI
Numeri pazzeschi: se si considera che la metà dei candidati ha raggiunto la vetta della valutazione (100 centesimi) mentre l’altra metà non è scesa sotto quota 97 nel complesso. Il che ha un solo
Prove in cui hanno avuto un peso significativo le positive esperienze maturate in tutti i reparti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria (Presidio San Giovanni di Dio e Presidio Policlinico di Monserrato), all’Ospedale «Businco» di Cagliari nella RSA della Gersia di Selargius, nella Casa Protetta «Cristo Re» di Cagliari e nella RSA «Monsignor Angioni» di Flumini di Quartu.
Momenti formativi e qualificanti che hanno rafforzato «sul campo» le altre esperienze previste dal Progetto Artemisia: il Laboratorio animazione, l’assistenza al piede diabetico, l’Igiene dentale, il Laboratorio infermieristico di base, il BLSD, il Laboratorio di Tecnica dell’animazione e clown terapia, l’assistenza ai pazienti comatosi nelle R.S.A e le esercitazioni di assistenza e trasporto in ambulanza del paziente.
Seppure avviati in forte ritardo rispetto alle previsioni iniziali, i candidati ammessi ai corsi di qualificazione per Operatore Socio Sanitario previsti dal «Progetto Artemisia» (che tanto ha fatto discutere a causa delle difficoltà incontrate per il rilascio dell’ISEE dagli organismi competenti) hanno concluso la loro formazione con lo svolgimento delle prove finali di qualifica entro il 2015, come imposto dall’Avviso di gara regionale.
Metodologia didattica, impianto organizzativo e cabina di regia regionale hanno insomma confermato la consueta «marcia in più» che viene ribadita dai tempi di placement in uscita, sempre rapidissimi e soprattutto legati alle strutture presso le quali svolgono le attività di tirocinio che rappresentano il momento in cui le competenze e le conoscenze vengono tarate sul campo: vero banco di prova prima delle offerte di lavoro.
Da registrare infine la soddisfazione unanime per il «Laboratorio di Artemisia» ospitato sulla piattaforma di supporto didattico a distanza a tutti già nota come «Laboratorio di Leonardo» che ha accompagnato e monitorato i partecipanti per tutta la durata del corso.