Riportiamo il comunicato congiunto con il quale le agenzie formative sarde, assieme ai principali sindacati di categoria, dichiarano lo stato di agitazione, chiedono alla Giunta regionale misure immediate e annunciano per i prossimi giorni una manifestazione unitaria presso l’assessorato regionale del Lavoro e della formazione.
In data odierna, le associazioni di rappresentanza delle agenzie formative accreditate della Sardegna ASaF – C.E.SFO.P e CO.RE.FORM si sono confrontate con CGIL, CISL e UIL confederali regionali e di categoria sul conclamato stato di sofferenza del sistema della formazione e delle politiche attive per il lavoro nell’attuazione delle misure in risposta ai tanti fabbisogni di cittadini, imprese e territori.
Dopo il periodo di crisi pandemica, e ancora nel 2022, le attività sono state fortemente rallentate e le difficoltà per gli utenti e per le agenzie formative sono aumentate. Crescono le richieste dai territori che necessitano di risposte in termini di formazione e servizi per il lavoro: sono oltre 58 mila gli utenti presi in carico da GOL (RDC, Naspi, disoccupati di lungo periodo, donne, soggetti svantaggiati), persiste la dispersione scolastica (22%), aumentano le richieste di competenze e qualifiche da parte dei sistemi produttivi regionali (turismo e ricettività, transizione energetica, industria 4.0, agroalimentare, ICT e digitale ecc).
Purtroppo si rileva una persistente carenza di programmazione e di attuazione con tempi certi e definiti da parte dell’amministrazione regionale, anche se allo stato sono disponibili (periodo 2021-2027) ingenti risorse previste da diverse fonti: PNRR in particolare programma GOL (32 milioni di euro solo per il 2022, il doppio per il 2023 e 2024); residui del FSE 14/20 (15 milioni di euro); PON Garanzia Giovani (11 milioni di euro); FSE+ 21/27 (l’intero programma vale 744 milioni di euro); Fondi regionali per oltre 10 milioni di euro.
Ad oggi però tali risorse non risultano ancora erogabili in tempi brevi e determinati!
In oltre 11 mesi sono stati editati pochissimi avvisi, i tempi e la complessità delle procedure burocratiche hanno rallentato o addirittura impedito la possibilità per il sistema delle agenzie formative accreditate di dare risposte ai tanti target di utenza: giovani in dispersione, NEET, persone in ammortizzatori sociali, imprese e comunità, che quotidianamente si recano nelle sedi sparse su tutto il territorio regionale.
In questa condizione, anche le agenzie non possono più reggere e sono a rischio le strutture e i lavoratori del sistema e tutto l’indotto (docenti, esperti e fornitori) che sono coinvolti con le attività.
Vista la situazione di estrema sofferenza e incertezza, che si protrae ormai da molti mesi, le scriventi si vedono costrette a dichiarare lo stato di agitazione del comparto e annunciano l’attivazione di tutte le azioni, comprese quelle di evidenza pubblica, a tutela delle agenzie aderenti, del personale coinvolto e soprattutto dei tanti possibili beneficiari delle azioni.
Per queste motivazioni, le scriventi associazioni unitariamente con CGIL, CISL e UIL regionali chiedono al Presidente della Giunta regionale e al Consiglio Regionale un intervento urgente e annunciano che sarà fissata nei prossimi giorni una manifestazione presso l’Assessorato del lavoro e della formazione regionale con le rappresentanze del comparto per dar voce alle difficoltà del sistema e a tutti i destinatari delle misure che, ancor più nell’Anno europeo delle Competenze, attendono risposte ai loro bisogni di formazione e lavoro.