Alcuni tra i migliori allievi de “L’isola che c’è” come premialità di fine percorso prevista dalla Fondazione Leonardo hanno potuto trascorrere una settimana in Romagna per approfondire e studiare una delle realtà turistiche di maggior successo a livello internazionale, stabilire contatti con gli addetti ai lavori del settore e con le Organizzazioni di maggior rilevanza territoriale per provare a far nascere qualcosa di più: un aspetto sul quale torneremo presto…
È stata una settimana intensa, ricca di esperienze stimolanti, incontri, presentazioni e scambi. I ragazzi provenienti dai quattro percorsi del progetto “L’Isola che c’è” (Marketing, Comunicazione, Valorizzazione del territorio e Promozione) hanno potuto confrontarsi con l’esperienza di valorizzazione del territorio romagnolo, una delle realtà di maggior successo a livello nazionale e internazionale.
Questa azione di mobilità extra regionale di fatto conclude le attività de “L’Isola che c’è“, e ha consentito ai ragazzi di entrare in contatto con gli operatori del settore, e di vedere dall’interno, i meccanismi virtuosi alla base del turismo romagnolo, realtà in grado di mettere a sistema i differenti punti di forza territoriali: dal patrimonio naturalistico alla produzione agrifood di eccellenza, alla valorizzazione delle peculiarità culturali locali. Con il risultato che presto giungeranno proposte agli amministratori pubblici e agli imprenditori sardi di settore.
Peraltro, l’esperienza ha rappresentato e confermato una efficace azione di mainstreaming orizzontale, che ha riguardato sia i contesti organizzativi locali che quelli di impresa, ribadendo la validità progettuale orientata sin dall’origine alla valorizzazione dei risultati ottenuti dalla formazione attraverso la sperimentazione sul campo di buone prassi che successivamente saranno applicate sistematicamente sul nostro territorio.
Durante l’esperienza, gli allievi hanno potuto sperimentare “on the job” buone prassi di gestione operativa e instaurare rapporti di condivisione con gli operatori di settore. Un passaggio di fondamentale importanza, che, con tutta probabilità, permetterà la creazione di un “filo diretto” di cooperazione tra regioni che hanno tanti punti in comune (il traino del turismo balneare e la forte identità culturale delle zone interne).
Uno dei partner di progetto Fausto Faggioli delle omonime “Fattorie Faggioli” ha facilitato tutti le fasi dell’esperienza dei ragazzi che hanno approfittato dell’opportunità per proporre ai media locali la nostra Isola. Quella – appunto – “che c’é !”. Ancora tutta da scoprire, promuovere, valorizzare e illustrare al mondo e di cui diamo un piccolo saggio realizzato grazie alla maestria di un esperto RAI di Forli: