I dati sono stati presentati martedì 22 gennaio durante il convegno «La Sardegna si muove verso il futuro», appuntamento annuale sui risultati della Programmazione Fse 2007-2013. Il Fse è uno dei fondi strutturali nati per favorire uno sviluppo armonico all’interno dell’Unione europea e per ridurre le disparità tra cittadini e tra regioni. In particolare, sostiene le strategie per l’occupazione e gli investimenti nelle risorse umane.
All’incontro hanno partecipato tra gli altri Nicolas Gibert Morin, capo unità «Italia» alla Direzione generale Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione europea, l’assessore regionale al Lavoro Antonello Liori e l’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa.
Molti i numeri presentati durante l’incontro. Oltre alla capacità di spesa dei fondi europei (54,8%), la Sardegna vanta oltre 729 milioni di euro programmati, di cui 571 impegnati, 450 pagati e 398 milioni di spese certificate.
«Un ottimo risultato, che conferma il buon lavoro fatto anche nell’anno precedente e che ci porta a essere fra le regioni più virtuose in Italia – ha commentato l’assessore Liori – tanto che, dopo il colloquio avuto in passato con la Moratti, ora anche il nuovo presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta, mi ha chiesto un incontro per parlare del nostro modello di utilizzo dei fondi Fse».
La visita di Nicolas Gibert Morin, accompagnato dal responsabile del Fondo Sociale Europeo per l’Italia Daniele Rossini, dal direttore del Servizio della Governance della Formazione Professionale Luca Galassi, da alcuni funzionari dell’Assessorato (Maria Girau, Davide Zepponi e Laura Manconi) e dai referenti dell’Assistenza tecnica, è proseguita nel pomeriggio con alcuni incontri tematici con gli organismi che hanno contribuito a raggiungere risultati di evidenza tra gli interventi finanziati con il POR.
Durante l’incontro gli osservatori del Fse e i funzionari della Regione Sardegna hanno avuto modo di valutare lo spessore e la qualità degli interventi e di approfondire le buone prassi ormai portate a regime dalla nostra agenzia formativa: buone prassi che vanno oltre la naturale impostazione didattica e puntano tra l’altro sulla multimedialità, sulla particolare cura nella comunicazione interna ed esterna, e sull’azione di accompagnamento assicurata da un’èquipe di esperti nella formazione degli adulti. Particolare curiosità ha destato il «Laboratorio di Leonardo», attraverso il quale tutte le nostre attività corsuali si arricchiscono di un’ampia gamma di strumenti integrativi, sia sul versante didattico che su quello del monitoraggio di processo.
L’incontro si è concluso con un piccolo momento conviviale durante il quale sono stati informalmente toccati alcuni problemi che gravano sul comparto della formazione, prima fra tutti l’esigenza di accelerare i tempi di liquidazione degli interventi finanziati con fondi comunitari, le cui esigenze di verifica non possono condizionare in alcun modo (una volta conclusi i controlli) la tempestività dei pagamenti.
In sostanza è la conferma che mentre «La Sardegna si muove verso il futuro» la formazione professionale – come indica il nostro motto – è già «entrata nel futuro». Con grande soddisfazione da parte di chi ha sempre creduto in noi.