Ci sono anche loro. Il secondo gruppo di “Mini Oss” formati dal Centro Leonardo ha raggiunto l’attesa qualifica di «Addetto alle operazioni di supporto nella gestione domestica e di assistenza nella cura della persona» nei termini previsti.
Così definiti per distinguerli dai loro “cugini” OSS e da coloro che invece conseguono la specializzazione post-qualifica, gli “Addetti alla persona”, ormai entrato nel lessico comune come «Mini –Oss » potranno ben presto concludere il percorso con il vantaggio della doppia qualifica: di “Addetto” e di “OSS”, grazie all’attivazione del percorso conclusivo che l’Agenzia aveva proposto in RAS e per il quale ha ricevuto la dovuta autorizzazione.
Percorso autorizzato in regime di autofinanziamento a costi particolarmente contenuti (tra i più bassi addirittura in campo nazionale). Qua tutte le info.
In pratica, per aver creduto in noi (che pure non avevamo assolutamente garantito alcunché) i nostri mini oss hanno risparmiato sei mesi di corso.
L’esame era il banco di prova più importante che è però stato superato in scioltezza. 5 corsisti su 24 hanno raggiunto il massimo dei voti, mentre la media complessiva è stata di 97/100. Il corso, autorizzato dall’assessorato al Lavoro in regime di autofinanziamento ha consentito ai ragazzi di conseguire la qualifica per una figura professionale sempre più richiesta dato l’aumento esponenziale delle necessità di assistenza a persone non autosufficienti o parzialmente autosufficienti all’interno delle famiglie sarde, realtà in cui età media tende a crescere sempre più.
La Regione Sardegna con la Delibera di Giunta 47/43 del novembre 2013 ha infatti creato una prima opportunità di regolamentazione, fornendo ai qualificati un’opportunità di crescita professionale riconoscendo la formazione e la qualifica di quelli che sono stati ormai ribattezzati “Mini Oss”. Ora la liberalizzazione voluta dalla Regione pone fine all’assurda situazione migratoria derivante dall’impossibilità di poter scegliere (pagandolo di tasca propria) un percorso formativo che in altre regioni è più facile conseguire.
L’esame
La qualifica – come detto – è subito spendibile ed è valida come credito formativo per chi volesse acquisire la qualifica di Operatore Socio Sanitario in quanto rappresenta una buona parte del percorso di qualifica per OSS, che potrà essere completato con un’ulteriore parte da frequentare sempre in regime di autofinanziamento.
Proprio per questo, la prova finale alla quale gli allievi sono stati sottoposti è stata tutt’altro che una formalità. La commissione esaminatrice, riunita per gli esami nel polo didattico di via Grandi 1 dal 9 all’ 11 marzo scorso, era formata da rappresentanti della Regione Sardegna, del ministero del Lavoro, del ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca, da un rappresentante del sindacato e da due commissari interni: Maria Giulitta Urru, coordinatrice regionale dei corsi socio sanitari della nostra Agenzia, e Francesco Manca medico della Asl 8 nonché urologo di chiara fama.
Il corso
Obiettivo primario del corso è stato la formazione di figure in grado di assistere la persona nella cura del proprio corpo in ordine a necessità di igiene personale, corretta alimentazione e mantenimento delle possibili autonomie funzionali, preparare e somministrare i pasti secondo i gusti dell’assistito e le eventuali indicazioni dietetiche mediche e/o dei familiari e in particolare di:
- gestire e supportare l’assistito per tutte le attività quotidiane di prima necessità volte a promuovere l’autonomia di vita e il soddisfacimento di bisogni semplici
- attivare interventi di vigilanza e di relazione con l’assistito volti a proteggere il suo stato di debolezza psico-fisica e promuovere attività di relazione sociale
Hanno arricchito il percorso elementi di anatomia e fisiologia degli apparati locomotorio, digerente, cardiocircolatorio, respiratorio, renale, e gli elementi di base della dietoterapia e igiene degli alimenti, le tecniche di igiene e sicurezza negli ambienti di vita e di cura dell’assistito, la legislazione regionale e nazionale in ambito sociosanitario e socioassistenziale, e tutte le conoscenze fondamentali per assicurare ai pazienti un livello professionale di alto spessore.
Sedi di tirocinio la Casa della Serenità Monsignor Piovella di Dolianova, l’Associazione Familia Onlus, di Selargius, la Casa di Riposo Villa Ada di Uta, la Congregazione Religiosa Suore Figlie di Maria SS Madre della Divina Provvidenza e del Buon Pastore – RSA Monsignor Virgilio Angioni di Quartu Sant’Elena, la Casa Protetta Istituto Figlie Eucaristiche di Cristo Re a Cagliari