Poker. Di numeri e di risultati. Con le prove concluse giovedì 27 settembre nei locali dell’Agenzia a Carbonia, si chiude il primo ciclo di riqualificazione per lavoratori in CIGS, ai quali è stata offerta l’opportunità di acquisire la qualifica di Operatore Socio Sanitario nell’ambito degli interventi previsti dalle politiche attive per il lavoro finanziate dalla Regione Sardegna.
Tutti i partecipanti alle 4 sessioni d’esame (due sessioni a Cagliari, una a Carbonia e una ad Aritzo) hanno superato con successo lo scoglio delle prove davanti alle Commissioni composte da un funzionario dell’Assessorato del Lavoro e Formazione Professionale, dai rappresentanti del Ministero del Lavoro, della Pubblica Istruzione, della Confindustria, delle organizzazioni sindacali e da due diversi docenti per ciascun corso.
Elevatissime le valutazioni conseguite (100/100 attribuiti a oltre la metà dei partecipanti) ma da segnalare anche le «menzioni speciali» per 5 allievi del corso di Cagliari, davvero superlativi.
L’annotazione comune alle diverse commissioni ha ribadito comunque l’estrema professionalità acquisita dai corsisti, che hanno illustrato «tesine» di vario tipo sulle tematiche del percorso formativo e hanno eseguito i vari «protocolli» con piena padronanza della ricca strumentazione a loro disposizione.
Oltre la soddisfazione per i risultati, che comunque gratificano l’Agenzia per l’impegno profuso da tutte le sue componenti, preme però sottolineare il livello di sensibilità e di coesione dimostrato dalla totalità dei gruppi presentati alle sessioni d’esame, composti – è bene ricordarlo – da soggetti provenienti anche da esperienze molto diverse dal comparto socio assistenziale e sanitario, ma che hanno accettato di mettersi in discussione e di avviare un nuovo percorso professionale. Acquisendo competenze apprezzate in tutti i contesti (pubblici e privati) in cui sono stati inseriti durante i tirocini sociali e sanitari e accrescendo la personale esperienza con esercitazioni pratiche di altissimo spessore.
Oltre il 60 per cento dei partecipanti ha avuto modo e avrà opportunità immediata di «spendere» con immediatezza il titolo conseguito, mentre per gli altri si aprono scenari occupazionali decisamente concreti. Una performance che non trova riscontro in alcun altro comparto.
Confermando (senza che ciò costituisca una regola e alimenti facili illusioni) come le «politiche attive per il lavoro» messe in campo dalla Regione Sardegna, se saggiamente sfruttate, possono produrre esiti di rilievo indiscutibile e contribuire a lenire la grave crisi occupazionale dell’isola. Con tempestività e spendibilità del titolo sul mercato del lavoro.